Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #53

Torna alla pagina di ricerca

AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Si direbbe che la montagna non voglia lasciarsi strappare le sue vittime.

La neve, che il vento travolge e scaraventa con inaudita violenza, soffoca, accieca, ingigantisce le difficoltà del trasporto.

Che cosa sono le imaginazioni più grandiose dei poeti di fronte a questa piccola realtà:

La meravigliosa marcia funebre di Siegried può forse uguagliare la grandezza di questa terribile sinfonia della tormenta che accompagna il funebre convoglio, centuplicando i suoni fra i dirupi e i pini:

Giungiamo alla baracca:

una dolce commozione fa velo ai nostri occhi.

Rivedo il compagno come presente, poche ore innanzi.