Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #124
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
«Crediamo pure per un momento che gli oppressori saranno abbassati.
L’esito finale sarà tutta la giustizia e tutto il maggior bene possibile su questa terra.
Ma non c’è bene che paghi la lagrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore tormentato di cui nessuno ha avuto notizia, il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente».
Più che mai vere risuonano oggi queste parole dinanzi a coloro che son morti, non della bella morte, ma per la brutalità degli elementi che li hanno strappati alla patria, che hanno impedito al loro slancio giovanile di agitare ancora una volta il vessillo d’Italia al di là del confine.
Dal nostro tranquillo rifugio contempliamo curiosamente le enormi masse di neve che nel loro moto maestoso ricordano le onde e la spuma del mare.
Dove sono le ansie, le angoscie dei giorni innanzi:
Dove la nostra ira contro questa grande nemica: