Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #18
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Nelle lettere e nel diario, Paolo Marconi si rivela scrittore più che nel giornale.
Rappresenta bene l’italiano asciutto, sodo, dritto nella sua volontà, sicuro che si apre un tempo nuovo e che per aver diritto di parlare bisogna aver pagato il biglietto d’ingresso.
Aperto ad ogni audacia moderna, la sua sensibilità lo portava d’un volo ai più estremi limiti e tentativi della coltura e dell’arte.
Concepiva con originalità la nuova posizione dell’uomo davanti alle leggende sacre, senza negarle scettico ma incarnandole di nuovo significato.
Si veda la bellissima pagina del Natale al fronte.
Invece delle solite banalità che la ricorrenza avrebbe suggerito, ed avrà suggerito, ai gazzettieri dei due mondi, egli sente che Gesù non può rinascere finchè la vittoria non avrà ricondotto la giustizia nel mondo.
Paolo Marconi è morto eroicamente alla testa dei suoi alpini su Monte Cengello.