Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #14
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ha conosciuto bene il popolo, perchè c’è stato sempre in mezzo, ed era italiano anche quando era socialista, perchè questo popolo aveva conosciuto sotto il peso della oppressione tedesca, nel Trentino (ove Mussolini collaborò con Battisti) e sotto il peso del disprezzo europeo, nella Svizzera.
Dicono che eccede, e sarà.
Lo dicon tanti, che non voglio metterlo in dubbio.
Ma l’Italia soffre di quella generale mancanza di eccessi, che è spesso mancanza di carattere;
l’Italia soffre della tendenza ai compromessi, a quella forma di cooperazione che cementata di scetticismi incontratisi in un comune interesse, finisce per far credere che l’unica possibile collaborazione sia da noi la camorra.
Mussolini esiste oggi, più che mai, dopo la magnifica prova dei mesi passati in prima linea, soldato semplice, fino a quando le sue armi non lo sconciarono malamente, scoppiando;
e lo riportarono così all’altro campo di battaglia, l’interno.