Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #5

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ciò che stupisce nelle lettere di questo giovane, morto a vent’anni, è il loro meraviglioso equilibrio.

Vi sfilano giudizi letterari, impressioni di città, formule politiche, discussioni teoriche, ritratti di persone rivelanti una finezza e modernità di percezione intellettuale rapida e squisita, senza che nessuna particolare attitudine, (e di tutte, musicale e poetica, razionale e politica, lo senti riccamente dotato) preponderi a danno delle altre.

Non si sa a che cosa sarebbe potuto arrivare questo figlio di poeta, così straordinariamente aperto a tutte le possibilità;

e si capisce bene quel rammarico, espresso dal suo professore Borgese, di non essere un Goethe o un Carlyle per potere aver discepolo un adolescente così pieno di promesse.

I giovani equilibrati, in generale, non appaiono ricchi d’avvenire;

e se invece danno l’impressione di contenere in loro un futuro, sono sempre violentemente sviluppati in qualche direzione.

Il miracoloso del Novaro è la pienezza del suo spirito che non degenera in boria giovanile e si conserva semplice e sano.