Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #18
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Quando questo magnifico ritratto escì Renato Serra non aveva scritto ancora per la Voce di Firenze l’Esame di coscienza che doveva renderlo celebre in Italia.
È uno dei libri che ha prodotto maggiore impressione e pure, si può giurarlo, non è stato tutto capito bene.
Esso si divide in due parti:
in una il Serra svolge dall’alto d’una intelligenza di superiore dilettantismo estetico l’idea che la guerra è destinata a non toccare profondamente le correnti ideali, i modi dell’arte, i valori letterari.
Nella seconda, il suo più profondo essere d’italiano, anzi, di romagnolo, sente che non partecipare al grande conflitto sarebbe una morte morale, una di quelle sventure che fanno vecchi innanzi tempo.
In generale si è presa o la prima o la seconda parte per tutto il libro: i letterati ne han ricopiato il distacco intellettuale dalla vita, gli uomini di vita hanno sentito il consenso con la loro appassionata attesa di guerra.
Ciò che fa grande il libro è la delicatezza straordinaria con la quale i temi sono trattati e la poesia che sembra correre come un alito fatato entro le vene di questa prosa, in apparenza disadorna e calma.