Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #4
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ardengo Soffici.
Bohême gentiluomo della letteratura italiana, avventuriero in gran stile dell’Europa intellettuale, sotto le apparenze d’una sfrenatezza cerebrale possiede un fondamentale equilbrio latino, come sotto l’internazionalismo dell’ingegno un profondo amore per l’Italia.
Scrive magnificamente e felicemente, con una su perbia di trovate e con una precisione toscana di lingua che un senso squisito d’eleganza fa svariare qui e là dal voluto francesismo e dalla parola antiquata, sfidando regole e consuetudini con la sicurezza di ritrovare sempre l’equilibrio dopo i più arrischiati tentativi.
Il Lemmonio Bordèo di facile lettura e il delizioso diarismo del Giornale di Bordo, il simpatico frammentarismo d’Arlecchino e le lambiccature letterarie dei Chimismi lirici, sono esperienze che davanti alla guerra vissuta hanno lasciato il posto ad una prosa semplice, piana, piena di umanità e non priva, nei momenti opportuni, d’un certo senso di grandezza.
Con questa prosa è scritto il «giornale di battaglia» che prende nome dal Kobilek, la cima occupata dal battaglione di Soffici durante l’avanzata su la Bainsizza.
Ad alcune delle pagine migliori di questo bel libro ho aggiunto pochi frammenti, lirici o scherzosi, dovuti alla vita militare.
Su queste pagine vive il popolo italiano in uno degli uomini che più lo ha amato e meglio avvicinato.