Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #12

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Libero da passioni, ebbe il tempo che gli permise non solo di prender giovanissimo la laurea, ma di farsi una cultura straordinaria, di occuparsi di conferenze a giovani e soldati, di rinnovare e dare rifatto alla società chi il mal esempio sociale aveva messo sulla soglia della delinquenza; libero da pas sioni non curò il denaro e, sebbene in condizioni economiche ristrette, per essere italiano e per culto e venerazione alla mamma, lasciò ogni speranza di paterna eredità; frugale, trovò modo di fare qualche risparmio, e il risparmio divise tra viaggi d’istruzione e di propaganda e fra soccorsi dati con semplicità e con generosità....

Le ingiustizie, le schiavitù, le oppressioni facevano fremere la sua natura, e il pensiero di concorrere a diminuirle, se non ad estirparle, lo accendeva di sacro entusiasmo che non si riversava al di fuori, quanto lo consumava dentro.

Due volte mangiando l’acido pane dei Malissori aveva voluto combattere contro il turco....

e poi aspettava il momento di combattere per la nostra Italia....

Egli lottò per l’intervento e fece di tutto per andare volontario; e fu agitato, fu preoccupato finchè non venne accettato;

ed accettato acquistò gioia e serenità.

Il suo voto era per compiersi, e vestì l’uniforme di sottotenente degli Alpini.