Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #56
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
— Dal male, almeno nell’intimo nostro, deve ancora rizampillare prepotente il bene, dalla violenza scaturire una giustizia migliore, dall’ordine infranto che fu basso machiavellismo germinare un ordine stabile che risponda meglio alla segreta logica delle cose.
Per questo accettare la morte, la nostra e (quel che sembra più arduo) anche quella degli altri, colla confidente sommessione ad una divina necessità.
I sette morti erano composti in pace:
l’iride tricolore apertasi la sera innanzi sulla montagna nemica era forse l’arco del loro trionfale ingresso nella Pace.
Iride tricolore di Italia sotto cui vogliamo abbracciare tutte le giustizie, avviarci per una strada terrena alla Città senza tempo, tu benedicesti per sempre il Vallone della morte co’tuoi santi presagii.
EUGENIO VAINA.
Da L’Azione, di Cesena, 18 luglio 1915.