Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #9
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
E si va avanti bene.
Quando cessano i cori classici — i cori nostri che han si dolce risonanza nell’anima popolare — dopo una breve sosta, ecco che serpeggia nelle file il canto delle campagne, lo stornello sbarazzino o appassionato, il coretto degli uomini del popolo, la nenia degli artigiani, la canzone sospirosa dei ricordi.
Incerto, dapprima, stonato, con dizioni diverse, con variazioni estemporanee, man mano il canto del popolo trascina anche i più restii e....
Addio, Ninetta, addio, La violetta la va la va.
e altri motivi del genere finiscono per trionfare.
Allora a sentire tutti quegli uomini cantare, così, con abbandono, ti senti preso da commozione e canti anche tu per non pensare.
Ognuno forse in quel momento istintivamente canterà per non pensare.