Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #154

Torna alla pagina di ricerca

AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Noi dobbiamo portare al massimo grado la potenzialità comprensiva e critica del popolo italiano, farlo essere e sentire se stesso per essere certi che armonizzerà domani nella convivenza pacifica delle nazioni.

Perchè il superficialismo spaventoso, che caratterizzò la coscienza italiana negli ultimi lustri, ci ha dato, ancora, con nomi diversi, guelfi e ghibellini, e non già italiani.

Germanofli, anglofili, francofili, fin che se ne voleva: italiani pochissimi.

E nell’ora decisiva fu miracolo se il deciso parteggiare per un gruppo di nazioni coincise con interessi e tradizioni italiane e fece sì che le armi non venissero impugnate, come a’tempi delle compagnie di ventura, per la vergogna di un compenso o di inconfessata paura di rappresaglia.

FRANCO CIARLANTINI.

L’anima del soldato,

Milano, F.lli Treves, 1917.