Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #6
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
La parola slava krn — che si pronunzia kern — significa «roccioso», e somiglia alla parola zrn che significa «nero».
La distrazione di un cartografo ha fatto del Monte Krm il Monte Nero;
ha dato a questa vetta un nome falso ma indistruttibile, indimenticabile, insostituibile, un nome più noto ora al mondo di quello vero, un nome che è stato pronunziato più volte in tre mesi che l’altro in tre secoli, e che rimarrà, legittimato dalla Storia, battezzato dal sangue.
Il Monte Nero aveva una celebrità nelle guide per la somiglianza singolare del suo profilo a quello di un volto umano, un volto immenso; supino, con la fronte verso il sud, il mento verso il nord.
Da lontano, dalla valle di Cividale, oltre i nostri monti si vede, azzurro e alto, quel prodigioso sembiante aquilino da divinità caduta, nel quale molti credono di ritrovare i lineamenti cesarei e solenni di Napoleone.
L’apparenza di un viso è così evidente, che gli alpinisti, i frequentatori di vette, chiamano Naso la cima più alta di quella favolosa scultura.
Avvolto in un pallido sudario di brume, il volto della montagna si levava avanti a noi diafano, inverosimile, terribile, mentre per le vallette della Slavia italiana salivamo verso le alture di Colovrat, che fronteggiano il Monte Nero dalla riva opposta dell’Isonzo.