Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #51
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
In alcuni casi (nei quali però il fenomeno non è molto accentuato), le cavità possono trovarsi riempite di terra ed anche coperte di vegetazione: allora i soli estremi dei crestoni più alti vengono ad emergere, e per il loro colore chiaro, spiccano sul fondo oscuro, in modo tale che, visti da lontano, sembrano un branco di pecore pascolanti in un prato di montagna.
Di leggeri si può comprendere la importanza militare di si fatto terreno, che presenta ben poche risorse ed è mancante d’acqua:
in una guerra di assedio, in una guerra di trincea come quella da noi combattuta, nella quale il soldato deve aggrapparsi al suolo, usufruendo di tutti i vantaggi anche minimi che questo presenta, le doline con le loro cavità e gli anfratti delle testate dei banchi calcarei offrono immense difficoltà alle marcie dei soldati e si prestano alla insidia, a mascherare non solo uomini, ma mitragliatrici, che ostacolano con il loro infernale fuoco le avanzate.
MARIO BARATTA
in Pagine geografiche della nostra guerra.
Roma.
presso la Reale Soc.