Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #25
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
L’ambasciatore italiano è venuto qui oggi ed ha annunziato a proposito del conflitto tra la Monarchia e la Serbia che il Governo reale italiano, nel caso che questo conflitto dovesse raggiungere il grado di una guerra e condurre all’occupazione del suolo serbo, anche provvisoriamente, si riserva il diritto di chiedere compensi secondo il contenuto dell’art. 7 della Triplice Alleanza.
Ma l’Austria si decise ad offrire compensi soltanto per la pressione di Bülow, ambasciatore della Germania.
E tutto il Libro verde, pubblicato dal nostro ministro Sonnino, succeduto al Di San Giuliano nella direzione degli Affari Esteri, verte appunto, prima sulla interpretazione dell’art. VII, interpretazione che finalmente fu accettata dall’Austria, e poi sulla estensione dei compensi.
I due documenti che seguono, estratti dal Libro verde, indicano quali compensi domandava Sonnino e quali offriva l’Au stria.
Ma si è saputo più tardi, come del resto si intuì fin da allora, che l’Austria trattava per guadagnar tempo, fortificarsi, prepararsi meglio contro di noi.
Il ministro Tisza lo ha dichiarato al Parlamento ungherese.
Se Sonnino avesse accettato le irrisorie offerte dell’Austria — da ottenersi dopo la guerra — saremmo stati turlupinati anche in quei modestissimi compensi.