Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #81

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Il Barone Burian mi ha pregato di passare oggi alla Ballplatz per comunicarmi la sua risposta alle proposte di Vostra Eccellenza.

Egli ha cominciato col dirmi che le proposte del R. Go verno erano state sottoposte ad un accurato esame da parte del Governo Imperiale e Reale, il quale aveva dovuto constatare con vivo rincrescimento che per ragioni politiche etnografiche ed economiche, che era superfluo di sviluppare, una gran parte di tali proposte, specialmente quelle formulate negli articoli 2, 3 e 4 erano inaccettabili.

L’insieme di quelle proposte creerebbe infatti al Governo Imperiale e Reale una situazione inconciliabile coi suoi interessi vitali e sarebbe poco atto a realizzare lo scopo al quale il R. Governo ha sempre dichiarato di mirare, cioè di consolidare i rapporti reciproci fra l’Austria e l’Italia e di basarli sopra una intera buona fede, di eliminare ogni causa di attrito e di rendere possibile la loro collaborazione in questioni di politica generale.

A tale proposito il Barone Burian ha rilevato che una rettifica di confine verso l’Isonzo avrebbe reso difficile la difesa militare di quella frontiera della Monarchia e avvicinato troppo i confini d’Italia alla città di Trieste.

Il distacco poi di questa città dall’Anstria-Ungheria l’avrebbe privata del più importante suo sbocco marittimo e messa in potere dell’Italia la principale comunicazione tra quel porto e la Germania.

Infine la questione delle Isole Curzolari che dominavano la Dalmazia avrebbe reso l’Italia padrona di quelle regioni e il mare Adriatico sarebbe divenuto un mare italiano qualora l’Italia avesse conservato il possesso di Valona.

Il Barone Burian ha aggiunto dal canto suo che ispirandosi sinceramente alle considerazioni che mi aveva sovraesposte sulle quali credeva dover insistere e che erano state già messe innanzi a Vostra Eccellenza e desiderando di attestare all’Italia fino all’estremo limite del possibile il suo desiderio di arrivare ad una intesa definitiva e durevole, il Governo Imperiale e Reale era disposto ad estenderle la cessione di territori nel Tirolo Meridionale cui aveva consentito nella comunicazione fattami il primo corrente.