Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #10
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
---|---|
Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Per una ragione semplice.
Perchè appunto è la gran guerra che si è voluta, si è meditata, si è preparata.
Si aggiunga:
coloro che la prepararono e la vollero, i governi di Germania e dell’Austria-Ungheria, hanno avuto modo di riconvincersi che il momento per l’assalto non poteva meglio essere scelto.
La Serbia con le truppe dislocate al sud, la Russia col suo allestimento guerresco tuttora incompleto, la Francia col governo assente e in piena febbre di interne discordie, l’Inghilterra con la piaga aperta e sanguinante della crisi irlandese; potrebbero ripresentarsi mai condizioni più propizie alla vittoria germanica:
Nessuno dunque cerchi di illudersi.
Coloro infatti che vollero la guerra hanno ben calcolato di poter superare anche la resistenza del più possente avversario della guerra, e cioè del partito socialista.