Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #11

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Perchè appunto è la gran guerra che si è voluta, si è meditata, si è preparata.

Si aggiunga:

coloro che la prepararono e la vollero, i governi di Germania e dell’Austria-Ungheria, hanno avuto modo di riconvincersi che il momento per l’assalto non poteva meglio essere scelto.

La Serbia con le truppe dislocate al sud, la Russia col suo allestimento guerresco tuttora incompleto, la Francia col governo assente e in piena febbre di interne discordie, l’Inghilterra con la piaga aperta e sanguinante della crisi irlandese; potrebbero ripresentarsi mai condizioni più propizie alla vittoria germanica:

Nessuno dunque cerchi di illudersi.

Coloro infatti che vollero la guerra hanno ben calcolato di poter superare anche la resistenza del più possente avversario della guerra, e cioè del partito socialista.

I governi germanico e austriaco debbono aver pensato che la opposizione dei socialisti non supererà i limiti di una semplice protesta quando gli eserciti della Russia appaiano all’orizzonte.