Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #14
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
La Serbia con le truppe dislocate al sud, la Russia col suo allestimento guerresco tuttora incompleto, la Francia col governo assente e in piena febbre di interne discordie, l’Inghilterra con la piaga aperta e sanguinante della crisi irlandese; potrebbero ripresentarsi mai condizioni più propizie alla vittoria germanica:
Nessuno dunque cerchi di illudersi.
Coloro infatti che vollero la guerra hanno ben calcolato di poter superare anche la resistenza del più possente avversario della guerra, e cioè del partito socialista.
I governi germanico e austriaco debbono aver pensato che la opposizione dei socialisti non supererà i limiti di una semplice protesta quando gli eserciti della Russia appaiano all’orizzonte.
A quest’ora i socialisti dell’Austria avrebbero già dovuto proclamare lo sciopero ferroviario.
I socialisti di Germania avrebbero dovuto già dare alla loro protesta il carattere di un ultimatum insurrezionale.
Perchè non l’han fatto: