Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #28
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Non siamo qui a discutere se il popolo italiano sia o non sia disposto a mantener fede a patti che non conosce.
Una cosa è certa:
il popolo non potrà prendere norma che dai propri interessi e dai propri sentimenti, per muoversi in conformità o in contrasto coi patti segnati dai governi.
Frattanto quello che importa rilevare è che, ragionando secondo le più ovvie presunzioni, la neutralità oggi desiderata dal popolo italiano può coincidere cogli obblighi nostri verso la Triplice Alleanza, nonchè coi doveri nostri verso le Potenze della Triplice Intesa alle quali sino a ieri ci legarono vincoli di amicizia.
Non è questo un nostro convincimento di occasione.
Nella tornata del 9 giugno 1909, combattendo la domanda di nuovi crediti militari, noi illustravamo nel Parlamento la tesi della neutralità italiana con queste parole:
«In realtà, o colleghi, gli imperi centrali che cosa possono chiedere all’Italia: