Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #31
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Frattanto quello che importa rilevare è che, ragionando secondo le più ovvie presunzioni, la neutralità oggi desiderata dal popolo italiano può coincidere cogli obblighi nostri verso la Triplice Alleanza, nonchè coi doveri nostri verso le Potenze della Triplice Intesa alle quali sino a ieri ci legarono vincoli di amicizia.
Non è questo un nostro convincimento di occasione.
Nella tornata del 9 giugno 1909, combattendo la domanda di nuovi crediti militari, noi illustravamo nel Parlamento la tesi della neutralità italiana con queste parole:
«In realtà, o colleghi, gli imperi centrali che cosa possono chiedere all’Italia:
Che cosa chiedono infatti:
Possono chiedere soltanto quello che l’Italia può dare perchè sanno bene essere inutile che il governo stipuli patti che il popolo italiano non consentirebbe a mantenere.
L’Italia non può dare, come dicevo poc’anzi, la promessa di una partecipazione attiva ad un conflitto anglo-germanico (questo era allora il punto pericoloso nei rapporti fra i due gruppi europei, mentre oggi il fatto determinante l’urto fra i due gruppi è il conflitto slavo-tedesco) nel senso di mettersi in armi contro la Francia e contro l’Inghilterra; questo gli im peri centrali non possono chiedere e non chiederanno.