Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #38
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
L’Italia invece può dare la promessa di non attaccarli quando il conflitto scoppiasse».
Ebbene: qual’è oggi il contegno del governo d’Italia:
Esso pur dichiarando ne’suoi organi ufficiosi che il nostro paese non potrebbe sopportare modificazioni territoriali nella Penisola Balcanica si guarda dall’accumulare forze armate ai confini orientali.
Così per questo lato l’Austria-Ungheria è libera da ogni preoccupazione e può portare tutte le sue forze alle frontiere serba e russa.
Ognuno intende di quale incommensurabile valore sia per l’Austria e per la Germania questo leale contegno dell’Italia.
Se l’Austria, infatti, fosse costretta a immobilizzare verso l’Italia un adeguato corpo di osservazione, nel momento in cui ha bisogno sin dell’ultimo suo soldato per condurre l’aspra guerra tra le montagne della Serbia e per fronteggiare la minaccia russa, vedrebbe delinearsi la probabilità di una disfatta.
Astenendosi perciò da ogni movimento di truppe al confine austriaco, l’Italia rende alle sue alleate il massimo servizio che le sia possibile rendere.