Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #50
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Anche i socialisti adunque, che pur dichiarano la loro simpatia per il popolo serbo, non credono di dover chiedere che l’Italia per soccorrere il popolo serbo faccia atto di impugnare le armi contro l’Austria-Ungheria.
Anch’essi, come tutti i partiti popolari, riconoscono che la linea da seguirsi dall’Italia è la neutralità all’oriente e all’occidente della nostra frontiera:
non mobilitazioni contro l’Austria a favore della Serbia, ma neppure mobilitazioni contro la Francia a favore dell’Austria e della Germania.
Così l’Italia adempie, nel limite delle sue possibilità, i doveri impostile dai trattati, ed evita di essere travolta nell’immane conflitto.
Certo: il conflitto, svolgendosi, potrà mutare la situazione odierna in vista della quale abbiamo espresso il nostro pensiero.
Che cosa ci prepara il domani:
Nessuno può dirlo.