Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #18
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
quando suona il segnale dell’assalto, essi vanno avanti, primi, verso la morte.
E di sacrificio gareggiano i seguaci dei partiti più opposti:
non so se sia vero, ad ogni modo assume l’alto valore di simbolo, l’aneddoto di quel soldato, già barbiere, nonchè fiero sindacalista anticlericale, che amorevolmente si presta in trincea a radere un piccolo punto della testa di un suo compagno, che si è fatta crescere la barba, ma vuol conservare la tonsura.
E gareggiano i figli di tutte le regioni: l’operaio piemontese o lombardo, la cui intelligenza si dischiuse consapevole alle più evolute idee della moderna civiltà, e il mandriano d’Abruzzo, ai cui occhi sognanti par che ancora riluca la mistica visione delle sue montagne; l’alpigiano austero nella pacata forza della sue membra erculee, e il contadino meridionale bruno e magro, piccolo e snello, come un bronzo di Pompei.
VITTORIO EMANUELE ORLANDO.
La guerra giusta e necessaria
discorso detto a Palermo, 4 nov 1915.