Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #23

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Potrò non curare le ingiurie scritte nei proclami imperiali, reali e arciducali.

Poichè parlo dal Campidoglio e rappresento, in quest’ora solenne, il Popolo e il Governo d’Italia, io, modesto borghese, mi sento di gran lunga più nobile del capo degli Asburgo-Lorena.

(Bravo, Applausi vivissimi).

I mediocri uomini di Stato i quali con temeraria leggerezza, errando in tutte le loro previsioni, appiccarono nel luglio scorso il fuoco all’Europa intera ed alle stesse loro case, accorgendosi ora del nuovo colossale errore, nei Parlamenti di Budapest e di Berlino si sono sfogati con brutali parole contro l’Italia e contro il suo Governo, col fine evidente di farsi perdonare dai loro concittadini, ubriacandoli di truci visioni di odio e di sangue.

(Bravo).

Il Cancelliere dell’Impero tedesco disse essere egli compreso, se non di odio, di collera.

E dovette dire il vero; poichè egli ragionò male, come si ragiona negli accessi di furore (benissimo, si ride).