Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #92
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Le operazioni brillantemente iniziate dal Duca degli Abruzzi contro le torpediniere turche raccolte a Prevesa furono arrestate dall’Austria in modo brusco ed assoluto.
Il conte Aehrenthal significava il 1° ottobre 1911 al nostro ambasciatore a Vienna che «le nostre operazioni lo avevano penosamente impressionato e che non si poteva ammettere che esse continuassero;
era urgente che vi fosse posto termine, e che ordini fossero dati per impedire che esse avvenissero di nuovo nelle acque sia dell’Adriatico sia dell’Jonio».
Più minacciosamente ancora il giorno dopo l’Ambasciatore di Germania a Vienna informava confidenzialmente il nostro Ambasciatore che Aehrenthal lo aveva pregato «di telegrafare al proprio Governo che facesse intendere al Governo italiano che se avesse continuato nelle sue operazioni navali nell’Adriatico e nell’Jonio, il Governo italiano avrebbe avuto a che fare direttamente con l’Austria-Ungheria».
(Commenti).
E non soltanto nell’Adriatico e nell’Jonio l’Austria paralizzava la nostra azione.
Il 5 novembre il conte Aehrenthal informava il Duca d’Avarna di aver saputo che alcune navi da guerra italiane erano state segnalate nelle vicinanze di Salonicco, ove avrebbero proceduto a proiezioni a luce elettrica, (breve ilarità) e dichiarava «che una nostra azione sulle coste ottomane della Turchia europea come sulle isole del Mare Egeo non avrebbe potuto essere ammessa nè dall’Austria-Ungheria nè dalla Germania perchè contraria al trattato della Triplice Alleanza».