Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #94
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
era urgente che vi fosse posto termine, e che ordini fossero dati per impedire che esse avvenissero di nuovo nelle acque sia dell’Adriatico sia dell’Jonio».
Più minacciosamente ancora il giorno dopo l’Ambasciatore di Germania a Vienna informava confidenzialmente il nostro Ambasciatore che Aehrenthal lo aveva pregato «di telegrafare al proprio Governo che facesse intendere al Governo italiano che se avesse continuato nelle sue operazioni navali nell’Adriatico e nell’Jonio, il Governo italiano avrebbe avuto a che fare direttamente con l’Austria-Ungheria».
(Commenti).
E non soltanto nell’Adriatico e nell’Jonio l’Austria paralizzava la nostra azione.
Il 5 novembre il conte Aehrenthal informava il Duca d’Avarna di aver saputo che alcune navi da guerra italiane erano state segnalate nelle vicinanze di Salonicco, ove avrebbero proceduto a proiezioni a luce elettrica, (breve ilarità) e dichiarava «che una nostra azione sulle coste ottomane della Turchia europea come sulle isole del Mare Egeo non avrebbe potuto essere ammessa nè dall’Austria-Ungheria nè dalla Germania perchè contraria al trattato della Triplice Alleanza».
Nel marzo 1912 Berchtold, succeduto frattanto ad Aehrenthal, dichiarava all’ambasciatore di Germania in Vienna che «per ciò che riguardava una nostra operazione contro le coste ottomane europee e le isole dell’Egeo, egli manteneva il punto di vista di Aehrenthal, secondo il quale quelle operazioni erano considerate dal Governo Imperiale e Reale contrarie agli impegni da noi assunti coll’art. 7 del Trattato della Triplice Alleanza.
Quanto alla nostra operazione contro i Dardanelli, egli la considerava in opposizione: