Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #96
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
(Commenti).
E non soltanto nell’Adriatico e nell’Jonio l’Austria paralizzava la nostra azione.
Il 5 novembre il conte Aehrenthal informava il Duca d’Avarna di aver saputo che alcune navi da guerra italiane erano state segnalate nelle vicinanze di Salonicco, ove avrebbero proceduto a proiezioni a luce elettrica, (breve ilarità) e dichiarava «che una nostra azione sulle coste ottomane della Turchia europea come sulle isole del Mare Egeo non avrebbe potuto essere ammessa nè dall’Austria-Ungheria nè dalla Germania perchè contraria al trattato della Triplice Alleanza».
Nel marzo 1912 Berchtold, succeduto frattanto ad Aehrenthal, dichiarava all’ambasciatore di Germania in Vienna che «per ciò che riguardava una nostra operazione contro le coste ottomane europee e le isole dell’Egeo, egli manteneva il punto di vista di Aehrenthal, secondo il quale quelle operazioni erano considerate dal Governo Imperiale e Reale contrarie agli impegni da noi assunti coll’art. 7 del Trattato della Triplice Alleanza.
Quanto alla nostra operazione contro i Dardanelli, egli la considerava in opposizione:
1° alla promessa da noi fatta di non procedere ad alcun atto che potesse mettere a cimento lo statu quo dei Balcani;
2° allo spirito stesso del Trattato, che si basava sul mantenimento di quello statu quo».