Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #131
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
No, questo non possiamo darvelo, perchè ci guasterebbe il confine militare.
Ma non si trattava di un confine militare di difesa per l’Austria, nel qual caso sarebbe stata giusta la pretesa di non lasciarsi aperta la porta di casa sua, bensi di un confine militare di offesa per l’Italia, perchè si trattava — lo ripeto — di lasciare aperte le porte di casa nostra.
Sull’Adriatico nessuna concessione ci fu mai offerta, neanche all’ultimo.
E quando noi, col pianto nell’anima, ma pensando che ogni massimo sforzo si dovesse fare per evitare una guerra, ci piegammo a chiedere come minimo che Trieste e una zona circostante fossero considerate non parte del Regno d’Italia, ma non più parte dell’Impero austriaco, e fossero costituite a Stato libero, questo ci fu negato, e a Trieste si promise che cosa:
l’autonomia amministrativa:
(Commenti).
Un altro punto importantissimo della questione dibattuta fu quello della esecuzione.