Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #176
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
fu spinto a frenesia sanguinaria, minacciando al Re la rivoluzione e a tutti i moderati l’assassinio se non si fossero abbandonati al delirio della guerra.
(Commenti).
Si lasciò, per deliberato proposito, ignorare al popolo italiano l’andamento dei negoziati con l’Austria e la portata delle concessioni austriache, di guisa che, dopo le dimissioni del Gabinetto Salandra, non si trovò alcuno che avesse il coraggio di accettare di formare un nuovo Gabinetto;
(commenti) e nel corso delle discussioni decisive nessun membro dei partiti costituzionali del Senato o della Camera tentò neppure di apprezzare il valore delle concessioni così estese dell’Austria.
(Commenti).
In questa frenesia di guerra, onesti uomini politici divennero muti.
Ma quando, nel seguito delle operazioni militari, come noi speriamo e desideriamo il popolo italiano sarà rientrato nel buon senso, riconoscerà quanto leggermente sia stato spinto a partecipare a questa guerra mondiale».