Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #17
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Le Nazioni alleate sono scese in campo per l’alto scopo ideale della difesa e reintegrazione della giuatizia internazionale violata, del diritto dei popoli barbaramente conculcato.
Ma esse perseguono eziandio scopi loro particolari, i quali lungi dall’essere inspirati a concetti di imperialismo, come tendenziosamente viene insinuato, rispondono appunto alla equanime legittima applicazione dei principi generali della giustizia internazionale del diritto e della libertà dei popoli.
La Francia, vittima, insieme con la Russia, di quella aggressione del 1914 che ha pochi riscontri nelle storie del mondo, persegue la restituzione delle provincie che violentemente le furono strappate nel 1871.
E l’Italia combatte per l’integrazione dei suoi confini naturali, per la liberazione dei fratelli oppressi dallo straniero e per assicurarsi nell’Adriatico le condizioni necessarie alla sua esistenza e alla sua legittima sicurezza.
La questione adriatica forma per l’Italia una delle finalità essenziali della guerra e, come fu già detto in quest’aula per bocca del Governo, essa, per noi e i nostri Alleati è fuori di discussione.
Nulla vi è di imperialistico nelle nostre rivendicazioni.
Non starò a dilungarmi sulla nostra situazione in conseguenza dell’artificioso assetto adriatico prima della guerra.