Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #24

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Senza dubbio non mancherà l’opera degli uomini migliori di ogni paese che troverà nella paziente ricostruzione dell’ordine giuridico campo vastissimo di nobili fatiche;

ma non sarà possibile che le nazioni rallentino la vigilanza, e si affidino ancora a quella politica di spensierata previdenza e di ingenuo ottimismo, che per poco non ha permesso di avverarsi al prepotente bisogno di dominazione formatosi nell’ebbrezza di una orgogliosa credenza alla predestinata egemonia intellettuale e morale fra le genti.

Senza partecipare ai propositi di vendetta, o di rappresaglia, anzi perseguendo l’idea di una cordiale fratellanza tra i popoli e tra i governi, la quale ai posteri permetta di trovarsi uniti, di qualunque terra essi siano, nel giudizio sul triennio sanguinoso che stiamo: tuttora vivendo, sarà pur d’uopo dare alle compagini nazionali una solidità che le assicuri contro nuovi attentati, e munirle di tutti quei presidi che stabiliscano una reale equazione tra la forza del diritto e il diritto della forza.

L’Europa dovrà proporsi, dopo il terribile esperimento fatto.

di costituire condizioni tali di convivenza internazionale, le quali impediscano ogni ripresa dell’incendio spaventoso;

ma dovrà pur esser pronta a soffocarlo prima ch’esso si estenda e propaghi, se, per avventura, nuovamente divampasse.

C’è forse in queste mie parole il presagio di un’epoca di militarismo che debba succedere alla guerra ed inceppare la rinascita delle attività dei popoli liberati dall’incubo della distruzione e della morte: