Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #30
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
di costituire condizioni tali di convivenza internazionale, le quali impediscano ogni ripresa dell’incendio spaventoso;
ma dovrà pur esser pronta a soffocarlo prima ch’esso si estenda e propaghi, se, per avventura, nuovamente divampasse.
C’è forse in queste mie parole il presagio di un’epoca di militarismo che debba succedere alla guerra ed inceppare la rinascita delle attività dei popoli liberati dall’incubo della distruzione e della morte:
No, egregi amici; la impreveduta vastità stessa assunta dalla guerra attuale, la quale ha impegnato sui campi cruenti, nelle officine di munizionamento, negli ospedali, nei servizi sussidiari, nelle opere di assistenza, quasi le intere popolazioni degli Stati coinvoltivi, insieme al grave danno temporaneo che ha provocato col perturbamento di tanti interessi e coll’alta proporzione delle vittime, ha pur dimostrato non soltanto la possibilità ma la necessità che tutta la nazione sia sempre pronta alla propria difesa; e che la milizia più che la professione, il merito o il sacrificio di pochi, sia una forma immanente della vita nazionale;
ed è da questo punto di vista che a mio credere anche nel giudizio sul valore etico e morale della guerra può spiegarsi e deve ammettersi qualche variazione dopo l’esperimento tuttora in corso.
FILIPPO MEDA.
Discorso pronunziato a Milano, 29 agosto 1916.