Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #19
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Era veramente troppo bello quel concetto perchè potesse capire in certi cervelli del consiglio aulico italiano....
Che maguifico orizzonte si presentava all’Oriente per noi:
Sulle coste dalmate, con trentamila uomini v’era proprio da sconvolgere la monarchia austriaca:
E quanti elementi simpatici ed amici trovavamo noi in quella parte dell’Europa orientale, dalla Grecia all’Ungheria:
Tutte popolazioni bellicose, nemiche dell’Austria e della Turchia, e che di poca spinta abbisognavano per sollevarsi contro i loro dominatori.
Noi avremmo occupato certamente il nemico in modo tale, da obbligarlo ad inviare un potente esercito contro di noi, diminuendo le sue armate dell’occidente e del settentrione, senza di che ci saremmo internati nel cuore dell’Austria, a gettare il tizzone del risorgimento alle dieci nazionalità, che compongono quel corpo eterogeneo e mostruoso».
Era il programma dello smembramento dell’Austria, identico a quello ideato da Moltke che, per una felice coincidenza della storia, trovava consenzienti Garibaldi che anelava ferire l’Austria al cuore;