Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #16

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

stato detto molte volte, ed era verissimo, che tra l’Italia e l’Austria non vi era altra politica possibile che l’alleanza o la guerra.

Senza la Triplice sarebbe stata la guerra, quando noi non eravamo ancora in grado di sostenerla da soli.

La Triplice ci ha dunque garantiti, nel tempo della nostra minore età nazionale, così dal pericolo francese come da quello austriaco.

Per questo — ad onta di molti errori e di molti inconvenienti, e della maniera spesso balorda e talvolta anche pusillanime con cui è stata praticata dai nostri governatori — la Triplice ha giovato all’Italia.

Ci ha dato modo di consolidare, di sviluppare, di temprare, di organizzare in sicurezza, per trenta anni, le nostre energie materiali e morali, di farci a poco a poco una ricchezza nazionale, una forza militare nazionale, una coscienza nazionale, una volontà nazionale che ci consentono oggi di prendere consapevolmente e deliberatamente la nostra posizione di grande potenza nel mondo, e di riprendere la nostra funzione dinamica nella grande rivoluzione europea secondo i nostri fini nazionali ed internazionali.

Ci consentono di muover guerra all’Austria non solamente da pari a pari ma con la certezza della vittoria.

Ci consentono di scender volon tariamente in campo accanto alla Francia, non solamente da pari a pari, non solamente invocati ed accolti a braccia aperte dalla Francia, ma anche con quella evidente superiorità che deriva dal fatto che la Francia ha subita la guerra mentre noi l’abbiamo coscienziosamente, meditatamente, serenamente voluta.