Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #10
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Se, infatti, la Boemia venisse a costituire con la Moravia e la Slovacchia uno Stato autonomo;
se la Galizia occidentale si unisse alla Polonia, e la Galizia orientale alla Rutenia; e la parte rumena della Bucovina e la Transilvania alla Romania; e i paesi sloveni e serbo-croati alla Serbia, e i territori italiani all’Italia; l’impero degli Absburgo si troverebbe ridotto ai paesi magiari e ai paesi tedeschi dell’Austria.
A questi due ultimi tronconi dell’impero bicipite difficilmente si riuscirà ad impedire che sieno tratti a confederarsi con la Germania dal ricordo delle ambizioni antiche e dal rancore della comune sconfitta.
Ma anche in questa eventualità di una accessione dell’Arciducato d’Austria e della Magiaria alla Germania, la nuova Germania-Austria-Ungheria non sarebbe in via assoluta più forte della Germania di Bismarck perchè si estenderebbe bensi con l’Arciducato d’Austria e col Regno dei Magiari, ma perderebbe l’Alsazia-Lorena, lo Schleswig, la Posnania.
E d’altra parte in via relativa sarebbe assai più debole, perchè avrebbe perduto 40 milioni di popolazione slava o latina, che strappata all’Austria-Ungheria e alla Germania, passerebbe ad aumentare le forze del sistema antigermanico.
Nel 1914 la Germania - / / Austria-Ungheria aveva 110 milioni di abitanti:
fra i quali 40 milioni di francesi dell’Alsazia-Lorena, di danesi dello Schleswig, di polacchi della Bosnania e della Galizia occidentale, di ruteni della Galizia orientale, di czechi e slovacchi della Boemia, della Moravia, e dell’Ungheria, di rumeni della Transilvania, di sloveni e serbi-croati e italiani della zona meridionale a adriatica, erano stati incatenati in un ferreo sistema militare; e sono stati adoperati come carne da cannone su tutte le fronti di battaglia, a dispetto di ogni loro naturale tendenza, contro i loro medesimi connazionali, a servizio esclusivo delle criminose ambizioni dei tedeschi e dei magiari.