Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #5
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Come ha l’Italia inteso il sublime insegnamento del Conte di Cavour e come assolto il grande còmpito ch’egli le assegnava:
Si è attribuito al Principe di Bismarck, non saprei con quanto fondamento, un detto formidabile a nostro riguardo.
A far l’Italia sarebbero stati tre grandi S, e cioè Solferino, Sadown, Sedan.
Con che egli voleva evidentemente dire che la Lombardia la dovermo a una vittoria francese, il Veneto a una vittoria prussiana, Roma non sappiamo bene se a una vittoria germanica o a una sconfitta francese.
Anche se non autentico, il detto rispecchia per altro il pensiero del più degli stranieri a nostro riguardo, ed anche dagli amici.
Non scriveva forse il Renan, con la più candida aria di fare semplicemente un rilievo scientifico, che la formazione della nazione italiana presentava questa singolare differenza da quella di ogni altra, ch’essa era avvenuta grazie non alle vittorie dell’Italia ma alle sue sconfitte:
«Chaque défaite avançait les affaires de l’Italie».