Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #6
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Stimatissimo signore
Mi affretto a scriverci questa mia la quale gli darro spiegazione della mia vita.
Ora senta la civiltà della nostra bella Italia gli dirò che noi siamo trattati come cani, ed in servizio siamo in tutte lore.
Quando ripenzo mi si spezza il quore, trovandomi nei pianti e nei dolori, gli dirò che fra gli morti, cioè i nostri frattelli, passeggiamo come passeggiare sopra gli sassi in un fiume, questa è la civiltà che a la nostra Italia.
Gli dirò che qua siamo in mezzo nei disagi ed alle passioni ripenzando alle famiglie nostre care.
Qua riposiamo come le belve alla foresta e del mangiare sidanno poco e niente, qua si troviamo privi di ogni sorte e sofrire siamo noi già stanchi.
Dunque mio buon signore, ora gli debbo tralaziare di farmi la mia pace desisederata perché mi chiamo e ecco in servizio bisogna ritornare.