Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #14

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
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Contenuto

Povero esercito se continua di questo passo moriamo tutti di fame in trincea altro che l’Austria non ha da mangiare.

Io che quasi ero abbituato a mangiare piuttosto un po bene e di spesso ora invece mi tocca vederla fuori, ma spero che presto abbia fine altrimenti sono pasticci.

Mi e rincresciuto molto a dovere partire da casa ora che avevo incominciato a governare qualche ragazza invece il nostro governo mia troncato tutto, ma il governo nostro se non mi cambia fronte non fa piu niente di sicuro, e se facciamo qualche cosa facciamo la presa di Vienna, se non mi mandano via, ti prego di preparare le bandiere come anno fatto i nostri signori quando di Gorizia, e li metterai fuori quando ti scriverò io da Vienna io fatto la presa.

Avrei molte altre cose da dirti ma sai ce sempre qualche duno che gira fuori della trincea e i Tuder di la tirrano sempre quindi mi fanno tremare la mano, Spero che mi scriverai presto e mi farrai sapere se venuto in licenza l’amico B.

Altro mi resta di inviarti a te i miei cari saluti e mi farrai piacere a salutarmi tutti i nostri compagni P. Gaetano e P. poi anche il Pangrazio.

Salutami la tua Famiglia salutami il mio Crippa, mi farai piacere a salutarmi quelle delle caviate tanto l’Antonietta come la Teresa e Adelina.

Salutami tuo fratello anche la Carolina se ai combinazione di vederla ma credo: