Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #21
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
si soffriva un po’anche la fame ché, non poche volte, i poveri muli che ci portavano le ambite marmitte, restavano per la strada colpiti da granate oppure affondati nella melma tenacissima di quei luoghi.
Eppure, in quelle condizioni, si trovava la forza per combattere per non cedere:
Grandi furono i sacrifici...
ma riuscimmo infine a riconquistare tutto il dirupato villaggio di Oslavia da cui si può vedere, vicinissima, la contrastata Gorizia in tutta la sua capricciosa bellezza di cittadina slava.
Son otto mesi che quasi tocchiamo Gorizia e intanto...
sulla sua intangibilità vegliano ancora, arcigni e sicuri, i due formidabili monti che la dominano: il Monte Sabotino e il Podgora.
Sulle pendici dei due colossi preme, costante, veemente, impetuosa la nostra offensiva...