Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #10
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Quì da noi a cominciato la pioggia il 22 antecedente febbraio che noi abbiamo dovuto salire queste penose coline, è ancora continua senza smettere più di nora di essere sotto a questa acqua che ci domina il passo.
Abbiamo cominciatto a lavore il primo giorno, è notte che siamo saliti, e da termine oggi avendo il cambio, per recarci a godere cuei pochi giorni di riposo che sarano alquanto fatticosi.
Oltre a questi lavori noi graduati dobiamo vigilare tutte le vedete, per farciò che il nemico non cisoprenda.
Il mio Plotone, comandato da un ufficialle, sottotenente, abbiamo posizione davanti a una trincea chiamata di nome Ipsilon, lontano non di più di 10 metri dal nemico.
Il comandante del Battaglione a cominciatto a dire ancore dal primo giorno che vuolle occupare codesta, trincea facendo andare fuori dalla trincea la mia compagnia.
Ma prima di questo, mandare una patuglia di esplorazione, la quale patuglia doveva essere comandata da un ufficialle ed un caporale Maggiore;
ne ufficialli, e ne caporali magg. non è stato ni suno volontario: