Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #7

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Vengo a risponderti alla tua lettera ove sento che tu godi otima salute e cosi te ne possio assicurarti di me.

Non potrai imaginare il dispiacere nel sentire che ti toca ritornare di nuovo alla vita ma ben si spera che ti faranno inabile di nuovo come la prima visita guai a te se ti facessero abile all’ora perte sarebbe un gran dolore e all’ora vedresti cose la vita schifosa militare.

Non devi dar retta alle ciarle dei giornali che il soldato in guerra non ciamanca niente invece amanca tutto per sino l’acua.

Il 26 del mese pasato avevano deciso di farci fare una avanzata e l’artilieria a fatto 4 ore di bombardamento per fare il passi per dare l’assalto alla trinceia ma tutto a falito perche noialtri guai chi sortiva dalla trinceia perché il primo che sortiva era sicuro che cascava da una palotola nostra e poi devi sapere che noialtri vecchi combattenti l’Italia non ci deve più contare perché di certo non facciamo più progresso siamo stanchi.

Ma voliamo qui con noi quelli che un giorno dissero quella maledetta parola Eviva la Guerra ma che dal 24 Maggio sono sempre stati in Italia e ànno visto la guerra nei cinematografi quà bisogna vedere che cosa e la parola guerra, avedere delle industrie abbattute dai cannoni e le povere case tutte rovinate e massachrate.

Io caro Compagno sono stato 10 giorni sulla riva del mare nelle baracche dei pescatori a vedere quante reti che colla pesca si guadagnavano il pane onestamente e arrivato la guerra e doventato un mucchio di letame.

E adesso che sono scieso dalla colina per venti giorni ci fanno lavorare giorno e notte per fare piazzuole per batterie e dormiamo dietro alle mura del cimitero di Monfalcone.