Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #6

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Cara cugnata Carolina

Ti scrivo questa mia lettera anche per farti sapere che io mi trovo in buona salute e cosi spero di te e di tutta la tuafamiglia —

senti cara Cugnata ora ti faro sapere qualche cosa al 26 febraio sono andato sul carso alavorare e nel tempo del riposo si andava sul campo aperto a sedere e si vedeva dei morti ma scelitri della carne non cenevano più -

o vedeto più di 500 morti di tedeschi e pochi italiani delle buche delle granate del 305 che sieno di soldati tedeschi e Itagliani sivedono dei mile e dei mile morti —

e il giorno 11 di Marzo cestatto una vanzata e da due reggimenti ce statti 9 morti italiani e tedeschi e sono statti 235 morti 400 prigionieri 6 mitragliatrice e 2 lancia bombe e una batteria di montagna quelli sono statti tedeschi chelano perdute e al giorno 13 due riggimenti dei nostri sono statti distrutti di 6 mile sono rimasti Tremiledieci da seimile e dei tedeschi morti sono diecimile e molti prigionieri e molti pezzi da altieria -

senti il posto più brutto e Oslavia li cisono dei nostri fratell morti più di trecento mile [... ] in tutto sul lisonzo —

e ora sono in litalia inriposo ma crederò di andare sulla Carnia e in Albania ma sevado in Carnia e meglio che cosi vado più presto all’ospedale coi piedi gelati perciò e meglio —