Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #33
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
ma solo per dimostrarti che senza essere interventisti, e senza essere volontario, che in generale anno data pessima prova, chiamati si può fare il proprio dovere, come lo feci io e lo faccio, l’anno pure fatto tanti daltri, senza sbraitare, e mentire la verità, per dare appoggio alla borghesia.
Credo che questa mia non ti farà dispiacere, io ti scrivo per la nostra amicizia, nel campo della guerra lasciando ampia libertà agnuno di pensarla a proprio modo, essendo questo un cataclisma venuto al disopra di ogni volontà e idialità, e teoria il proletariato ne soporta la sua conseguenza non essendo nella potensialità di repprimerla.
Credo che anche tu nelle tue asserzioni, sei sincero, e in buona fede, non credo che sei un venduto come alcuni vogliono far credere; e nemmeno che ora vorrai farmi passare la frontiera come vorrebbe dire [.... a quelli che non la pensano come te.
Salutandoti caramente unito con tua famiglia, saluta amici compagni
tuo P. Giuseppe
In questo momento rilevo dal secolo la morte del povero compagno, Capitano dott. C., e ne sono addoloratissimo di tale perdita, avendo in lui la mia più alta stima e riconoscenza, alla famiglia desolata le mie più sincere condoglianze.
Al momento che scrivo salute buona circa 3000, da giorno in giorno non so.