Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #1
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Da Zona di guerra A [... ] (Parma)
13-14 agosto 1916
Carisimo Vengo a dirti che neo le bale piene ormai sono proprio stanco di questa malledeta vita questo non epiù una vera vita e proprio una liqui dazione Completa non si po più andare avanti e una vergogna, se non mia mazano I (ceco) mifano morire questi villiachi e cani sfruttatori dei poveri filgli di mama che tanto sofrano, adargli reta, A quei giornali che più che mensogne non metano per ancoragire il popolo nel interno, la setimana scorsa anno avuto il coragio dimetere questi seguenti parole sul giornale della Gazeta de popolo —
Nel setore del’pasorolle i nostri soldati mangiano nel peridio dela vanzata, carne di vitelo e capretti al sugo, e arosto e d’anno illoro vino e marsala cognac, ciocollato formagio e cetera —