Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #11
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Affermo pure che la mia sorella Maddalena mi invitò di mettermi d’accordo con te, Domenico, e di uccidere suo marito nostro cugnato Andrea siccome ciò l’o disse pure con te tu puoi benissimo attestare e rompere la strada a qualcheduno che forse accettando mancie, tentasse fare passare me come malato di mente.
Il fratello Duilio e informato di tutto ciò, e se in caso essa rifiutasse ai suoi desideri più buon testimonio di lui non ce nessuno;
dunque perciò tu devi se è possibile istruirlo che come sai è troppo giovane come ero io pure, e che ora sono sull’orlo della tomba.
Inqualità di istruirlo io non mi fu più possibile che i vecchi gettarono fra me e lui le più perfide discussioni siccome sapevano che io lo volevo istruire di ciò, e lori proteggono fino all’ultimo la Maddalena.
Se io potessi spiegare tutto Domenico tu potresti comprendere bene l’immenso eroismo del mio cuore ma mi è impossibile la comodità manca ed anche il tempo.
Caro fratello ce ancora qualche cosa di importantissimo che qui non posso notare ma insomma spero più tardi che il signore mi aprirà una strada...
Voglio sperare che tu non l’avrai a male se dal lungo tempo che passammo in compagnia io mai ti confidai ciò —