Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #10

Torna alla pagina di ricerca

Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Dentro nei più bei salotti, con delle buone stuffe, è buone bottiglie è fiaschi di vino, è tutte le volte che vanno ha mangiare cantano suonano, e poi in ultimo quando anno bevuto anche piu del solito incominciano gridare tutti incoro è viva la guerra.

E noi invece siamo dentro nelle baracche tutte bagne, fredde, bagno noi, pieni di fame, stanchi del lavoro, sotto alla neve è pioggia, è tanta disciplina che è sempre un continuo ha mandarsi in prigione, che la prigione sarebbe una tenda all’aria perta è senza paglia sotto.

Noi tanto soffrire e loro invece non sono stati mai così bene.

Ma non possiamo difendersi perché ci tengono troppi schiavi, ma verrà quel giorno anche per noi...

Sino nel scrivere non si puole mandare ha prendere denari, seppoi ha una cartolina, perché passano la rivista, prima che parte la posta dalla nostra fureria, ti mandano chiamare, è poi te le strappano in faccia, solamente che ci metti, «è presto speriamo di rivedersi», te la strappano, voliano altro che ci metti che stai bene e mangi bene, che sei nelle più belle posizione, che sei ben trattato dagli ufficiali, ecc. ecc.

altrimenti te la strappano.

Ti saluto amico, e tutti gli altri compagni la tua e mia famiglia ti bacio tuo G. L.