Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #38
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Mi dici che vi è un gran movimento li intorno cioè che gridano vogliamo il pane la pace;
ora faccio una osservazione a te cara, cioè che dici che tutto questo movimento vi è a Barzano, Chemella, Erba, Lecco il contorno di Milano e Brianza.
Ma come dici a Barzago non vi è nulla...
Come mai vi è nulla movimento a Barzago, o che sei impostora tu oppure voi tutti non avete bisogno di pane e di pace...
possibile che il paese di Barzago non debbono gridare, deve proprio essere così cromiro così in favore alla loro Italia che ormai mi ha tradito...
Ah, Maria questo non lo credo amotivo che dico nella mia testa che tu dirai se ci dico che qua fanno chiasso lui pensa male di me, è vero si o no, oppure siete tutti traditori verso il popolo umano, cioè non siete buoni di andare d’accordo fra paesi e paesi e perciò farete sempre continuare la guerra.
Non che ti dico a te questo ma bensì a tutti il paese di Barzago che se non vi fate vedere forti ora la guerra non termina più, lasciate pure che vengano la forza, state pure tranquilli che il Militarismo non fa fronte verso il popolo perché questo si tratta di farli venire a casa intendi che voglio dire dunque ci prego che anche voi donne e ragazze di Barzago di gridare sempre e anche gettare giù delle vetrine che a voi donne non vi possono fare nulla e se possibile portate anche i bambini che è meglio e non aspettare il risultato degli altri paesi, no.