Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #71
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ti vengo a farti sapere della mia vita in Zona d’operazione, non tanta bella, mi raccomando di non far sapere nulla i nostri cari genitori; né al G. Mario e Italo.
Non mi trovo a Cormons, come a tutti ho dato a d’intendere, ma sul S. Michele (luogo chiamato Boschini) telefonista in un’osservatorio del Corpo d’Armata.
A Cormons c’è il comando della compagnia; i militari sono sparsi per tutta la Zona d’operazione.
Sono stato a Cormons pochi giorni e spero fra giorni di ritornarci;
essendo stato messo in rassegna dal Tenente medico che fa servizio in questo luogo, aspetto la bassa dalla fureria per scendere nelle retrovie, cioè in compagnia per passare la visita all’Ospedale.
Si passa dei brutti momenti, caro fratello trovandosi in Zona d’operazione, il nemico ci disturba la notte, e quando si sente le prime cannonate si scappa in galleria.
Il morale è abbattuto dei militari; i risultati sono miseri di fronte al grande bombardamento che gl’italiani hanno fatto in questi giorni, gli austriaci sono forti, resistono agli attacchi degl’italiani.