Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #78
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Non credere ai giornali specialmente agli articoli di Barzini, il traditore della patria; i soldati ce l’hanno a morte.
Avrai saputo della presa del M. Cucco, ma si pensasse alle vittime rimaste.
Non si vede che case diroccate, monti nudi dai colpi, è un piangere vedere questi luoghi, e andare a Trieste è difficilissimo si passa un’altra invernata in guerra, caro fratello.
Potessi ritornare a Firenze cercherei d’imboscarmi; che contano L. 1000 - 20003000, potere liberarsi dal fronte.
Credimi, i disagi, le sofferenze sono moltissime, trovandosi in questi luoghi...
I cannoni rombano giorno e notte, aspetti con ansia la bassa per entrare in compagnia, poi il Genio lo chiamano imboscato, non va all’assalto come la fanteria ma è soggetto ai colpi delle granate sparati dagl’Austriaci.
Imboscati sono quelli nelle retrovie, ma ci vuole degli appoggi per occupare posti sicuri, non so che consiglio darti ma tu potessi liberarti il fronte sarebbe una bella vittoria, e fortuna.