Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #82
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Bollati Boringhieri |
Luogo | Torino |
Data | 2000 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 528 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 528 |
Parti Gold | 401-520 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Credimi, i disagi, le sofferenze sono moltissime, trovandosi in questi luoghi...
I cannoni rombano giorno e notte, aspetti con ansia la bassa per entrare in compagnia, poi il Genio lo chiamano imboscato, non va all’assalto come la fanteria ma è soggetto ai colpi delle granate sparati dagl’Austriaci.
Imboscati sono quelli nelle retrovie, ma ci vuole degli appoggi per occupare posti sicuri, non so che consiglio darti ma tu potessi liberarti il fronte sarebbe una bella vittoria, e fortuna.
Il soldato è trattato non tanto bene, gl’ufficiali d’artiglieria stanno benissimo, pensaci che tu sei in Italia a conclude qualcosa, non tu abbia a restare in fanteria.
Imboscati, consigliati con qualcuno, perché se ti mandassero Zona d’operazione si fa la vita da Bestie.
Con la mia imperfezione, il Capitano se non mi riformano, mi metterà nelle retrovie, come la circolare prescriveva degl’inabili.
Tutti i militari tanto sedentari che Inabili l’hanno mandati in Zona d’operazione, ma le circolari ministeriali non si rispettano fanno come gli piace.